La Porta Consolare presenta la facciata composta da tre fornici, dei quali il centrale di dimensioni maggiori per il passaggio dei carri, ed è sovrastata da un piano a finestra o loggia; nella parte superiore, sostituita probabilmente in epoca rinascimentale, sono state inserite tre statue funerarie, due femminili ed una maschile, datate al I sec. a.C., che si ritengono provenienti dalla zona dell’anfiteatro. Sul lato destro si addossa una torre medievale. Attualmente si passa sul livello stradale antico in vista; sotto l’arco centrale sono stati individuati tre livelli stradali, di cui uno anteriore alla porta stessa, uno romano ed uno medievale.
La chiesa ebbe origine sui resti di un precedente tempio pagano dedicato a Giunone e Vesta. In seguito venne dedicata alla Natività e poi alla Madonna ed era sottomessa alla Abbazia di San Silvestro di Collepino, retta da una congregazione Camaldolese. Nel 1159 passa alla gestione del clero diocesano e si trova a possedere un patrimonio immobiliare di una certa rilevanza. Verso la seconda metà del XIII secolo venne terminata la sua costruzione.///[1///]
Nel XV secolo la chiesa attraversò un periodo di grande autonomia e prosperità, in cui venne anche consacrato l˜altare maggiore (1513), ricostituita la mesa e completata la ristrutturazione. |