UN PO' DI STORIA:
Tre Comuni, una storia!
LAURO, MARZANO E PAGO DEL VALLO
25 Agosto – 18 Settembre 2005
Inquadramento “territoriale”
Il Vallo di Lauro, territorio comprendente sette comuni tra cui Lauro, Marzano e
Pago, è ubicato al confine tra la Provincia di Napoli e quella di Avellino e ha
sempre rappresentato un prolungamento storico del territorio Agro Nolano.
Raggiungendo Nola attraverso la rete autostradale, sulla Via Nazionale si
incontrano nell’ordine Marzano, Pago e Lauro; i primi due Comuni lambiscono la
strada di collegamento, mentre Lauro si è urbanisticamente sviluppato a ridosso
della stessa. Evidentemente, dunque, i luoghi della manifestazione presentano un
buon livello di accessibilità, elemento non trascurabile ai fini del successo
dell’iniziativa.
Tutti e tre i Comuni sono insediati in un paesaggio ricco di vegetazione; la
coltivazione del nocciuolo e, in misura inferiore, delle viti e degli ulivi,
rappresentano infatti le principali risorse economiche del territorio.
Descrizione dei luoghi
A Lauro, primo in ordine alfabetico ed ultimo per chi proviene da Nola, i luoghi
di interesse storico-culturale sono il Castello della famiglia Lancellotti con
il Borgo Medievale che lo circonda, il Palazzo del Cappellano detto “dei
tufi”, la Porta di Fellino attraverso la quale si accede al centro cittadino,
il Palazzo Pignatelli in cui risiede il museo “U. Nobile”, Villa
Pandola-Sanfelice, la Chiesa S. Maria della Pietà, la Certosa di San Giacomo.
Il territorio è inoltre caratterizzato da numerosi murales che ornano le strade
della città.
Lauro è uno di quei posti che fa parte del patrimonio un po’ segreto e perciò
affascinante del nostro Bel Paese.
Una località ricca di storia e fascino e quindi cornice perfetta per quel
grande contenitore culturale che sono le “Dafnee”.
Un appuntamento quello delle dafnee che negli anni ha assunto sempre più
rilevanza e che insieme alla manifestazione Murales-Naif e al premio Dirigibile
d’Oro,rappresenta lo sforzo dell’amministrazione comunale di far conoscere
Lauro e il suo Vallo in tutti i suoi aspetti e di promuovere lo scambio con le
altre culture nazionali e internazionali per favorire la crescita dei rapporti
culturali,turistici,economico-commerciali ed accrescere lo standard di vita e la
possibilità di sviluppo del territorio.
Lauro ha nel suo stemma civico il lauro,l’alloro (origine fisionomastica).
Nell’antichità il lauro era la pianta più diffusa sul territorio,ciò
testimonia la sua antichissima origine.Il lauro è la pianta legata alle vicende
del mito di Apollo e della ninfa Dafne.
Ad Apollo erano dedicate in varie città della Grecia,feste chiamate Dafneforie,nelle
quali il lauro era l’ornamento utilizzato in prevalenza.Per sottolineare
l’antica provenienza dell’origine di Lauro (Av) abbiamo chiamato a memoria,Dafnee
il contenitore annuale delle nostre manifestazioni culturali,turistiche,i cui
eventi salienti sono:
“La Notte dei Falò” (periodo natalizio)
“La Quadriglia” con laccio d’amore (periodo del Carnevale)
I Bianco Vestiti (periodo della settimana della Santa Pasqua)
“Giugno Ragazzi” (teatro scolastico)
“Le Dafnee” (l’estate laurinense)
Inoltre,nell’arco dell’anno,vengono organizzate manifestazioni
collaterali:concerti di musica classica e musica
leggere,convegni,mostre,teatro,eventi sportivi e cinema,il tutto ,il più delle
volte è ripreso,pubblicizzato e trasmesso da importanti reti televisive a
diffusione nazionale (Rai,Mediaset).
(testo cortesemente fornito dal Sindaco di Lauro Dott. Vito BOSSONE.) Il
Castello di Lauro
Fondato nel X sec. da duchi Longobardi, fu distrutto e riedificato dai normanni.
In seguito ne furono feudatari i Conti di Caserta, i Del Balzo di Avellino, gli
Orsini Conti di Nola, Maria di Sanseverino, i Marchesi Pignatelli, infine i
Marchesi poi Principi - Lanceliotti. Saccheggiato dalle truppe francesi ed
incendiato il 30 aprile 1799, al tempo della repubblica partenopea sostenuta
dalle armi napoleoniche, fu ricostruito da Filippo Massimo Lancellotti verso la
fine del secolo scorso. I discendenti degli ultimi feudatari ne sono tuttora
proprietari. Nella grande Sala d’Armi, dove un grande affresco riproduce la
scena dell’incendio, sono custodite antiche armi e corazze. La farmacia
settecentesca conserva arredamenti e vasi autentici dell’epoca; la biblioteca
raccoglie una notevole quantità di testi antichi (sec. XVII e XVIII) e moderni.
La cappella ha rosone e vetri policromi, protiro sorretto da due leoni stilofori,
vetrate istoriate. In sacrestia si conserva un grande affresco quattrocentesco
raffigurante una madonna con i santi, proveniente dall’antica cappella
demolita. Si ammira ancora un grazioso e piccolo chiostro. Due grandi cortili,
infine, costituiscono il centro spazioso intorno al quale si levano le mura del
Castello.
FONTE SITO UFFICIALE DEL COMUNE DI LAURO Il
Museo
Umberto Nobile nato a Lauro il 21 gennaio 1885 da Vincenzo e da Maria la Torraca;
morto a Roma il 30 luglio 1978. Professore ordinario di Costruzioni Aeronautiche
nel Universita' di Napoli; Accademio Pontificio dal 28 ottobre 1936; Generale
dell'Aeronautica Italiana (Corpo Ingegneri); Aeronauta ed esploratore polare.
Dopo gli studi classici frequento' l'Universita' e Li Scuola d'Ingegneria di
Napoli, laureandosi nel 1908, a pieni voti e lode, ingegnere industriale
meccanico. Specializzato nello studio e nella costruzione di dirigibili, entro'
neI 1923 nel corpo dcl Genio Aeronautico con il grado di Tenente Colonnello. Nel
1925-1926, su incarico dell'Aereo Club di Norvegia che assieme all'americano
Ellsworth si era assunto il rmanziamento di una grande spedizione aerea
transpolare diretta da RAinundsen., ideo' e realizzo in Italia il dirigibile
Norge, di cui ebbe il comando durante il volo che, dal 10 aprile al 14 maggio
1926, porto' l'aeronave prima da Roma alle Spitzbergen, quindi, con un lungo ed
ardito volo senza scalo, dallé isole Spitzbergen a Telier in Alaska, sorvolando
il poio nella notte tra l'il ed il 12 maggio. Dopo il successo della spedizione,
che ebbe la denominazione ufficiale "Amundsen - Ellsworth - Nobile
Transpolar Fllght" si ebbe uno strascico di polemiche tra Amundsen e
Nobile. Quest'ultimo, promosso Generale, progetto' una nuova impresa polare
guidata interamente da italiani. Per tale impresa fu costruito da Nobile un
nuovo dirigibile, l'Italia, con il quale, raggiunta la Baia del Re nelle
Spitzbergen, dopo un primo volo esplorativo fino alla Terra del Nord (gia' Terra
di Nicola Il), sorvolo' il Polo Nord (24 maggio 1928). Nel ritorno, effettuato a
differenza del volo precedente verso le Spitzbergen, sulla medesima rotta
dell'andata, il maltempo fece precipitare il dirigibile sul pack. Nel tragico
tentativo di recuperare i superstiti della spedizione persero la vita alcuni
soccorritori e tra questi anche Amundsen, che precipito' in mare con un aereo
insieme ad altre quattro persone. L'insuccesso della spedizione e le
dranunatiche vicende successive ebbero come conseguenza una inchiesta alla quale
venne sottoposto Nobile. Dimessosi dall'Aeronautica si reco' nell'URSS (1932),
dove rimase fino al 1936 costruendo e progettando dirigibili: dal 1939 al 1942
lavoro' negli Stati Uniti. Nel dopoguerra, dopo la pubblicazione di "Posso
dire la verita"', libro fortemente polemico, è riapparso varie volte alla
ribalta della cronaca per difendere il proprio operato; in precedenza aveva
scritto "Alla conquista del segreto polare" (1928) e "L'Italia al
Polo Nord" (1930). Tornato in Italia nell'estate del 1942, ne riparti pochi
mesi dopo per la Spagna dove tenne una serie di conferenze presso alcune
Universita'. Rientrato defmitivarnente in Italia, fu riabilitato nel 1945 da una
nuova Commissione nominata dal Governo e reintegrato nei ruoli dell'Aeronautica;
nel 1946 fu promosso Tenente Generale. Dal 1946 al 1948, eletto Deputato come
indipendente nelle liste del Partito Comunista Italiano, partecipo' attivamente
ai lavori dell'Assemblea Costituente. Chiusa di sua volonta' la parentesi
politica, torno~ ai suoi studi di aeronautica riprendendo il suo ruolo di
Professore Ordinario presso l'Università di Napoli. Nel 1960, raggiunto il
limite d'età (75 anni), fu collocato a riposo e gli fu conferita la medaglia
d'oro del Ministero della Pubblica Istruzione. Con decreto dcl Presidente della
Repubblica gli fu conferita anche il titolo di "Professore Emerito"
dell'Università di Napoli. Nel 1976, due anni prima di morire, Umberto Nobile
volle tornare - e fu l'ultima volta - nel suo paese nativo dove, affacciandosi
al balcone della sua vecchia casa, fu salutato dalla sua gente con una calorosa
ovazione Al suo nome sono stati dedicati: l'Istituto di Aeronautica
dell'Università di Napoli; il Centro di documentazione del Museo
Storico-Aeronautica Militare di Vigna di Valle (Roma); Nobileljeliet sulle isole
Svalbard a Sud della Baia del Re; strade,
piazze e quartieri di alcune città, fra esse: Piazza Umberto Nobile a
Roma-Fiumicino; il quartiere "Baia del Re" a Milano in ricordo della
spedizione polare del 1928; Umberto Nobile Circle ad Anchorage, Alaska; strade e
piazze ad Eboli, Lauro, Salerno, ecc. Nel 1995, a 110 anni dalla nascita del
trasvolatore, in occasione della Rassegna fotografica e documentaria
"Obiettivo: il Polo" organizzata dall'Anuninistrazione Comunale di
Lauro, con il Patrocinio dell'Amministrazione Provinciale di Avellino,
dell'Aeronautica Militare e dell'Università degli Studi di Napoli, sono state
emesse dallo Stato Maggiore dell'Aeronautica delle cartoline ricordo
ed è stato disposto dal Ministero delle Poste un annullo postale speciale. Alla
cerimonia hanno presenziato la moglie dcl generale, Gertrude Stolp e la figlia
Maria. Il Comune di Lauro ha dedicato ad Umberto Nobile un Museo, allestito
nelle sale del Palazzo Pignatelli dall'Aeronautica Militare, in cui e
conservato, tra i cimell, il hrogliaccio di bordo del dirigibile "Norge',
con annotata la cronaca di uno degli avvenimenti più importanti di quel
periodo: 'Giorno 12 maggio o,e 1,30. Si prende l'altezza del sole. Siamo
al Polo". E' il 1926. Insieme al brogliaccio ci sono tantissimi,e altri
cimeli, come le tante termiche che indossavano gli uomini della spedizione,
alcuni disegni di dirigibili, foto e documenti che descrivono le imprese del
"Generale". http://www.comune.lauro.av.it/turismo/lauro.htm
http://www.comune.lauro.av.it/turismo/umberto_nobile.htm
http://www.comune.lauro.av.it/turismo/museo_umberto_nobile.htm
|